giovedì 14 gennaio 2016

La condivisione della ricerca

All'inizio della ricerca, sicura che sarei rimasta subito incinta, non ci ho pensato due volte a comunicare alle persone a me più care le nostre intenzioni.
L'ho detto alle mie amiche, lo sanno i miei parenti, e anche qualche amico di Marito ne è al corrente. Se potessi tornare indietro mi prenderi a schiaffi pur di non rifare questo errore!
Ovviamente questo ha creato aspettative nelle persone che ne sono al corrente... le mie amiche mi chiedono notizie e novità almeno una volta al mese (guarda caso spesso e volentieri nel perido delle rosse), così come i miei genitori, o la suocera, e addirittura la nonna di Marito si informa su quando abbiamo intenzione di farla diventare nonna. Potete immaginare come mi sento tutte le volte che devo dire che per ora non se ne fa nulla.
All'inizio non era così difficile dire che per quel mese non era andata, ma adesso comincio a sentire un po' il fastidio che si insinua in me quando la fatidica domanda mi viene posta.
E soprattutto non sopporto minimamente la risposta che ricevo quando dico che non ce l'abbiamo ancora fatta... credo che chi si trovi nella mia stessa situazione sa bene di cosa parlo. Spesso e volentieri la soluzione che chi ci vuole bene (o anche chi ci conosce appena) ci propina è "ma tu non ci devi pensare. Più ci pensi più non arriva!" oppure "Devi stare tranquilla, vedrai che quando meno te lo aspetti arriva". Ora, ditemi voi, ci può stare che la mente mi giochi brutti scherzi, che mi faccia avere i fantasintomi, che per lo stress mi ritardi l'ovulazione e non si presenti per nulla, ma non riesco ad accettare che in sti cinque mesi di tentativi non ci siamo riusciti nemmeno di striscio perchè ci pensavo e me l'aspettavo! Non ha praticamente senso!
Mio padre, uomo di scienza (è un medico) mi ha detto che io la prendo troppo sul serio, che mi ci impunto troppo e che non dovrei fare gli stick di ovulazione (per chi non lo sapesse, sono come dei test di gravidanza che però servono a individuare il perioso dell'ovulazione) perchè mi causano stress...

Siccome per quattro mesi mi sono sentita ripetere le stesse cose da un po' tutti quelli a cui avevo fatto l'errore di dire che eravamo alla ricerca, questo mese, il quinto, ho detto a me stessa: sai che ti dico?! forse è un segno divino! Forse Dio mi sta parlando attraverso gli altri e mi sta dicendo che non resto incinta perchè mi ci sto fissando troppo, perchè non lascio che accada da sé. Dai, per questo mese non facciamo gli stick. Facciamo rapporti quando ci va e magari ne piazziamo qualcuno se vedo del muco fertile o se penso di essere in zona ovulazione.
E devo dire che in quanto a tranquillità, ha funzionato un po' di più, per le prime due settimane. Sono stata più serena, meno preoccupata del come va, se va. Non ho toccato nemmeno uno stick (e di questo vado molto fiera) e ci ho pensato di meno per quanto possa essere facile pensare di meno a volere un figlio. Ho capito che stavo ovulando dal dolore che sentivo e anche dal muco (scusate l'uso dei termini, ma è così che è, che vi devo dire?!) e abbiamo avuto rapporti in quei giorni e come al solito anche in altri, a seconda di quando ci andava. Ebbene... questo mese ho avuto talmente tanti fantasintomi e ben 2 giorni di ritardo che davvero credevo avesse funzionato!
Ma andiamo con ordine: dopo pochi giorni dall'ovulazione ho avuto una perditina piccolissima rosata! Perdite da impiento, ho pensato!
Poi ho avuto una nausea forte per 3-4 giorni prima dell'arrivo del ciclo. Poi ho avuto questo ritardo di 2 giorni e il seno che mi faceva male (e a me non fa mai male!). Zero brufoli! Insomma, il mio corpo si stava comportando come mai aveva fatto! Ci ho sperato quindi anche di più dei mesi scorsi, almeno nell'ultima settimana. E poi, ahaha, è arrivato il mestruo. E Amen.

Morale della favola? Forse inizierò a prendere la temperatura basale e sì, rifarò gli stick, almeno sapevo più o meno che cavolo succedeva dentro di me! Ma ovvio, lo terrò per me, perchè l'impressione che ho dai feedback della gente quando dico che uso sti stramaledetti stick è che sono pazza e che mio figlio tarda ad arrivare perchè mi fisso. Si è visto! Alla fine, stick o non stick, è il tempo che passa a farmi salire l'ansia e anche il non sapere se è tutto ok, non certo fare gli stick di ovulazione.

Ma la settimana prossima compieremo sia io che Marito un passo importante. Inizieremo ad indagare un po' di più, lui sui suoi soldatini e io sullo stato delle mie tube (perchè ho avuto due operazioni pelviche negli anni passati e non so se mi hanno causato aderenze alle tube). Magari farò i dosaggi ormonali. Insomma, vedremo questo ginecologo cosa ci dice. E sono fiduziosa. Perchè per me non ha senso continuare ad avere rapporti mirati senza sapere se c'è un ostacolo di cui non siamo a conoscenza. Non mi si può chiedere si stare tranquilla se non ho la situazione chiara. E secondo me, all'alba del nostro sesto tentativo, penso sia il momento di andare un po' più a fondo sulla situazione.
Vi sembrerò estrema, ma credo che questa è una sensazione di disagio che la si può capire solo se la si è vissuta o la si sta vivendo. Poi non so, io sono sempre stata un po' sensitiva, Diciamo che il mio sesto senso, il mio gut, non mi ha mai tradito. E purtroppo, non ho un bel presentimento. Ma spero con tutto il cuore di sbagliarmi.

Colgo l'occasione per dirvi che mi farebbe molto piacere se mi seguiste anche tramite bloglovin'. devo mettere il claim, sennò non posso reclamare il blog ;) Follow my blog with Bloglovin

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